Osservatore Politicamente Scorretto

Diario, Attualità, Opinioni, Citazioni, Racconti, Scienza, Cultura, Rassegna Stampa

Asfissia

Posted by aggelos [OPS] su 27/01/11


Non siamo arrivati alla fine di un regime che gli scandali non possono indebolire perché non si basa più sulla trasmissione di un sogno, ma su un’alleanza di potere. Alleanza che sembra reggere il paese molto meglio di come Robespierre poté reggere la Francia durante il Terrore: Robespierre, a furia di ghigliottinare dissenzienti, si fragilizzò e perse la testa; Lui no. Siamo tutti un po’ stanchi di tutto questo fango, di questa situazione al di là dell’imbarazzo, ma questo non consiglia al premier un passo indietro, quanto, piuttosto, una prevedibile controffensiva fangosa su qualcun altro.

Manca l’aria.

Manca l’aria sui giornali, i vecchi giornali della borghesia conservatrice dove una famosa penna descrive la corte dei miracoli di cui di è circondato il premier mettendo in mostra l’ingratitudine di questi nani e ballerine, senza però un accenno al fatto che una corte del genere, il premier, se l’è scelta con cura, perché erano gli unici che non gli avrebbero mai detto un «ni», gli unici compatibili con il suo ego. E se si è rivelata pessima, questa corte, le responsabilità sono sue, del premier-re. Ma anche  di chi non ha la forza di scrivere una critica, e fa dunque idealmente parte della logica della corte.

Manca l’aria nella Chiesa cattolica. All’epoca di Pio XII si disse che la preoccupazione di tutti quegli ebrei nascosti nei conventi fece tacere il Papa, gli sconsigliò una condanna forte degli orrori del nazismo. Scelta difficile, anche condivisibile, che il papato paga ancor oggi. Ma oggi, quali sono gli ostaggî in mano al premier, che impediscono ai vescovi di parlare? Almeno la furbizia di saltar via dalla nave prima che affondi, non l’hanno più, oltretevere? A Pio XII fu perdonato il silenzio perché vi era una chiesa fortissima, in Italia, diffusa capillarmente, che aveva nel papa l’unico punto di riferimento. Oggi non ci son più neanche i preti, sono rimaste solo le scuole materne delle suore, e forse servirebbe il coraggio di liberarsi da un fardello che, via sgravî fiscali, limita la libertà del magistero. Giusto per non rischiare di non aver nulla da opporre allo zapaterismo. Ed ammesso che sia rimasto, là, oltretevere, qualcosa da insegnare.

Manca l’aria nell’imprenditoria. In quel ceto che rappresenta il dinamismo di questo paese. Certo, c’è chi ha visto le condizioni propizie per scardinare un sistema politico-sindacale che durava da quasi mezzo secolo, e ne ha approfittato. Ma gli altri? Si lamentano. Si prevede una ripresa potente, alla quale l’Italia non parteciperà. Ma voi, scusate, cosa avete fatto per sperare di partecipare alla ripresa? Avete fatto, nel frattempo, ricerca e sviluppo, o vi siete limitati a borse di pelle di nuova foggia? E se vi siete limitati a questo, sapendo bene che in Vietnam le sanno fare uguali ad un centesimo del vostro prezzo, allora perché vi lamentate? ma ecco, anche voi vivete di sussidî, ed i soldi di tutti vi fanno comodo, e comodo vi fa il loro liberale elargitore.

Manca l’aria, in questo paese. Manca l’aria.

Lascia un commento