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DVD Jon – Da Pirata a Corsaro

Posted by Lex su 27/10/06


«Questo salvacondotto renderebbe Jack Sparrow un uomo libero, sarebbe un Corsaro al servizio di sua maestà britannica.»
«Non credo che questo coincida con l’dea che Jack ha di libertà»

“Pirates of the Caribbean: Dead Man’s Chest” – Gore Verbinski (2006)

Qualcuno ricorda il giovane Jon Lech Johansen, il ragazzino norvegese che a soli 15 anni, aveva decrittato i codici di sicurezza che impedivano la copia dei dvd?

La sua impresa fece un discreto scalpore e DVD Jon ne ricavò la sua buona dose di popolarità e qualche problema legale, poi risoltosi in una bolla di sapone.

Oggi Jon di anni ne ha 22 e ne ha combinata un’altra: ha hakerato “Fair Play” il sistema di criptaggio che impedisce agli utenti del lettore iPod di scaricare musica da music stores online diversi da iTunes. Ma, si sa, a 22 anni le priorità sono diverse, si iniziano a sentire le prime responsabilità, la vita stessa si intende in modo diverso. E DVD Jon non si distingue in questo. Questo codice, infatti ha pensato di non diffonderlo liberamente sotto la bandiera ribelle dell’open source.
Questo codice Jon ha deciso di venderlo.

Ora, tenendo presente che l’88% della musica scaricata legalmente viene da iTunes, e che gli iPod rappresentano il 60% del mercato dei lettori di musica digitale, c’è da immaginare che di soldi intorno a questa storia ne gireranno tanti.

Come contestare questa scelta, in fondo i corsari sono parte integrante del sistema ed i pirati, sul lungo periodo, sono destinati a fare una brutta fine…

4 Risposte to “DVD Jon – Da Pirata a Corsaro”

  1. ilcrea1 said

    Fa bene, bisogna ingegnarsi per trovare lavoro, anche se i Norvegesi sono pieni di petrolio. Anche il tipo di Napster l`ha venduto e ora si diverte facendo nulla. Anche i pirati guardano al quattrino, no?

  2. Lex WTC said

    Infatti nella sostanza, non mi sento di contestarlo. In fondo tutti noi (bene o male) eravamo maggiormente idealisti a 15 anni.

    Il punto è che ciò che DVD Jon aveva fatto da giovane era un esempio perfetto di azione disinteressata atta a destabilizzare un sistema che non si condivide. Quello che ha fatto in questo periodo è stato trovare un modo per fare soldi sfruttando il sistema che (con la sua azione precedente) aveva così magistralmente contestato.

    La cosa divertente è che se all’epoca il suo processo fu una scossa di terremoto mediatica che fece tremare le basi delle major, oggi sarà solo un meschino dibattimento tra gli avvocati strapagati di Apple e gli avvocati strapagati di chi il codice avrà intenzione di comprarlo.

    Impossibile quindi giudicare il giovane Jon. Cionondimeno la stima che provo per un pirata stupido ma idealista che strappa il salvacondotto e conserva la propria libertà non la serbo per un saggio pragmatico corsaro che ha trovato un modo per pagarsi la pensione.

  3. Angelo said

    «Ma se io avessi previsto tutto questo:
    (dati, causa, pretesto),
    le attuali conclusioni,
    credete che per […] questa gloria da stronzi
    avrei scritto canzoni?
    va be’, lo ammetto che mi son sbagliato
    e accetto il crucifige e così sia
    […]
    Mio padre in fondo aveva anche ragione
    a dir che la pensione è davvero importante.
    […] Giovane e ingenuo io ho perso la testa
    sian stati i libri, o il mio provincialismo;
    e un cazzo in culo, e accuse di arrivismo,
    dubbi di qualunquismo son quello che mi resta».

    Peccato che DVD Jon non abbia chiuso la sua come la canzone di Guccini, ma non a tutti riesce la poesia. Quanto al resto, il fatto che l’iPod sia un sistema chiuso in mezzo a centinaia di piccoli apparecchietti che costano un quarto e danno pure di più, e leggono e scambiano mp3, mi spinge alla considerazione che sono tutto sommato casi diversi, DVD e iTunes. Col codice del DVD io posso avere sistemi open source che mi fanno vedere i film. Col codice dell’iTunes che ci faccio? Secondo la Jupiter Research, solo dal 5 al 17% della musica sugli iPod proviene da iTunes, il resto dal file sharing (chiedere in prestito un CD allo zio e copiarlo, e passarlo all’amichetta). Con 401ok e iCommune si possono già condividere i files musicali del proprio iTunes. E non è manco impossibile usare l’iPod con Linux. Resta il mercato della distribuzione, di chi vende musica, che sarà un mercato importante, e che è meglio che sia il più possibile aperto e condiviso. Tutto sommato, se lo standard c’è, e lo usano tutti, è tanto di guadagnato.
    Cos’è che mi sfugge, nel mio ragionamento?

    P.S.: DVD Jon aveva già sfidato l’iTunes con PyMusique, tramite lo sfruttamento di una caratteristica interessante (la musica era criptata a valle e non a monte, così se scavalcavi la valle, avevi musica non criptata…), che all’epoca era un’apertura al mondo della copia. Ormai credo che la Apple abbia cambiato le carte in tavola, con un criptaggio a monte e non a valle.

  4. Lex WTC said

    È probabile che il tuo ragionamento non faccia una grinza. Epperò se Jon avesse chiuso alla Guccini, l’avrei preferito. 😉

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